Aglio di Voghiera DOP

Sono più di 100 ettari ogni anno quelli destinati alla coltivazione dell’Aglio di Voghiera DOP nella Provincia di Ferrara. Le particolari qualità del terreno fertile e argilloso, e il clima tipico della zona rendono l’Aglio di Voghiera DOP un prodotto unico.
Un territorio che comprende il Comune di Voghiera e parte dei comuni di Masi Torello, Portomaggiore, Argenta e Ferrara in cui vengono prodotti in media 100 quintali di aglio secco per ettaro coltivato.
La composizione chimica, che è un perfetto equilibrio tra enzimi, vitamine, sali minerali, flavonoidi e composti solforati che conferisce una specifica identità genetica all’Aglio di Voghiera, è da attribuire alla riproduzione dei bulbilli da semina per via vegetativa cioè utilizzando i bulbilli provenienti da un bulbo dell’anno, nell’area designata per la DOP, ogni anno selezionati e scelti fra i migliori.
Tra i fattori pedoclimatici che contribuiscono a rendere speciale questo Aglio di Voghiera rientra certamente anche il clima che è quello tipico della Pianura Padana Ferrarese temperato e asciutto.
Le testimonianze archeologiche recenti e passate dell’antica Voghenza, confermano il ruolo predominante che questo centro ebbe per il delta padano, sino almeno al VII secolo dopo Cristo, caratterizzandosi come centro amministrativo imperiale, sede dei funzionari del fisco e degli amministratori dei saltus, una sorta di dogana da cui partivano attraverso il Po le merci destinate al nord-est dell'impero, verso gli empori di Adria ed Aquileia, oppure verso sud, con facili collegamenti endolagunari e stradali con il porto di Ravenna, sede della flotta pretoria per tutto l’est dell’impero così come Capo Miseno lo era per tutto l’ovest.
Al termine dell’esperienza altomedievale furono gli Estensi, i signori di Ferrara, a rilanciare il territorio di Voghiera. Il demanio estense incentivò tutte le coltivazioni possibili nelle terre della zona e le cronache parlano anche di coltivazioni molto intense e particolari nelle numerose serre che dovevano fornire prodotti tutto l’anno.
Una particolare attenzione era riservata alle piante da orto, come insalate, erbe e piante aromatiche (usate in larghissima misura per attenuare i non sempre freschi sapori delle carni) e soprattutto aglio.
Dalla partenza degli Estensi, nel 1598, le esperienze espletate nel campo agricolo, non andarono affatto perdute in quanto tutte le coltivazioni della zona proseguirono sotto l’egida di altri illustri proprietari che avevano ben individuato le valenze di queste fertili terre che erano lungo il corso dell’antico Po, terre che avevano quelle doti e qualità che le qualificano tra le migliori del territorio ferrarese e che consentono ancora oggi la coltivazione di produzioni a forte specializzazione come l’Aglio.

Ulteriori informazioni a: Consorzio Produttori Aglio di Voghiera

Aglio di Voghiera DOP

Non ci sono denominazioni.